Solo nell’ultima settimana, il prezzo del bitcoin è esploso di circa il 15%, facendo della criptovaluta bollente il discorso del mondo della finanza.
La rinascita meteorica del bitcoin ha visto la moneta guadagnare quasi il 150% dall’inizio del 2020. Questa crescita impressionante sta ora attirando l’attenzione dei veterani di Wall Street.
Il CEO di JPMorgan Chase, Jamie Dimon, che ha guidato con successo la sua banca nel lancio del proprio gettone digitale all’inizio del 2019, ora dice di credere nella tecnologia a catena di blocco.
Parlando durante una recente conferenza del New York Times, il miliardario ha ribadito la necessità di una corretta regolamentazione della crittografia. Ha previsto che, man mano che il bitcoin diventa sempre più grande, probabilmente attirerà l’attenzione dei regolatori.
In effetti, lo spazio del cripto sta già vedendo una regolamentazione più chiara da parte degli organi di vigilanza finanziaria, con paesi come la Corea del Sud, l’India e la Cina che stanno già sviluppando linee guida avanzate per gli asset digitali.
Dimon, che ha ammesso di aver sbagliato a definire bitcoin una frode nel 2017, insiste ancora sul fatto che la moneta del re non è la sua „tazza di tè“.
Un altro giocatore di Wall Street ha messo in dubbio il suo scetticismo nei confronti del bitcoin nella scorsa settimana. In un tweet del 17 novembre, il manager di fondi speculativi miliardario Ray Dalio ha ammesso che potrebbe „mancare qualcosa“ al bitcoin, visto come il suo prezzo è salito nel recente passato.
Wall Street vede Bitcoin come un bene rifugio sicuro
Un altro ex scettico criptico, Jeffrey Gundlach, che in passato aveva definito l’asset digitale come una menzogna, si sta ora riscaldando alla Bitcoin. L’amministratore delegato di DoubleLine Capital ha recentemente affermato che Bitcoin lo ha reso un „uomo onesto“ nel 2020, facendo la sua previsione di gennaio che i prezzi di BTC avrebbero superato i 15 mila dollari quest’anno.
Gundlach ha aggiunto che BTC si è radunata in tandem con l’oro, dimostrando così le sue credenziali come una copertura contro l’inflazione in tempi di turbolenza economica.
L’amministratore delegato del gruppo DeVere, Nigel Green, ha fatto eco ai sentimenti della sua controparte di Wall Street, spiegando che la massiccia spesa governativa durante la pandemia di Covid-19 sta portando molti investitori ad accorrere in massa a beni rifugio.
Green ha indicato BTC come particolarmente attraente per gli investitori come uno scudo contro l’aumento dei timori di inflazione, dal momento che l’asset non è legato a nessun paese specifico. Ha aggiunto che anche altre tendenze emergenti, come l’aumento dei pagamenti digitali, l’aumento del commercio globale e l’adozione del cripto tra i più giovani farebbero ben sperare per Bitcoin.
BTC Adoption Garners Pace Among Institutions
Bitcoin sta catturando l’attenzione di un numero sempre maggiore di attori istituzionali che cercano di diversificare i loro portafogli in mezzo a drastiche misure di emergenza governative, come la massiccia agenda di stampa del denaro in corso.
Secondo il gestore di hedge fund Ray Dalio, un numero sempre maggiore di investitori istituzionali e di grandi aziende si sta avvicinando al Bitcoin, nonostante la sua attuale mancanza di trasferibilità quotidiana.
Infatti, più di venti istituzioni finanziarie hanno annunciato di aver acquisito BTC attraverso il Grayscale Bitcoin Trust solo nella prima metà del 2020.
Più recentemente, la società di pagamenti Square ha deciso di diversificare il suo bilancio in USD con un investimento Bitcoin di 50 milioni di dollari.
Square si unisce ora a un numero crescente di grandi istituzioni come Microstrategy, che di recente hanno diretto massicci afflussi di capitale nello spazio cripto.